Modello Tele-Style

Partiamo da un presupposto: l’American Special è una chitarra intelligente, per usare una terminologia assai ricorrente in ambito automobilistico si tratta di un prodotto ricco di contenuti in cui si è badato a risparmiare sul superfluo per concentrarsi esclusivamente su ciò che realmente serve.
Questa filosofia di mercato ha consentito di rimanere su un costo decisamente basso per una Made in USA, io l’ho pagata settecento euro tondi tondi. Questo prezzo Fender lo giustifica così: disponibili solo due colorazioni, Olimpic White e Sunburst, stop.
Attenzione però, l’Olimpic White non è il classico bianco candido tipo Stratocaster, ma un color panna particolarmente caldo.

Manico e tastiera in un unico pezzo di acero, in questo ricorda alcune produzioni made in Mexico, tasti tipo Jumbo, tastiera scorrevolissima con raggio di curvatura 9,5”. Il manico non è verniciato ma solo lucidato con un estremamente confortevole effetto satinato. C’è chi dice che il manico in un unico pezzo sia più sensibile alle deformazioni rispetto ai manici con tastiera riportata, vedremo nel tempo. Le meccaniche sono marchiate Fender.
Corpo in tre pezzi di ontano, come recita il sito Fender: verniciato con uretano lucido.
Quanto sopra descritto fa capire come Fender abbia ottimizzato i costi tagliando solo dove effettivamente questo non andava a incidere sul suono, difatti al centro del progetto troviamo due pickup Fender Texas Special che, essendo il cuore della chitarra, risultano esserne anche l’anima sfoderando un suono a dir poco strepitoso. Altro motivo che m’ha spinto all’acquisto è questo: per me una Telecaster, se non monta il ponte a tre sellette, non è una Telecaster (parere puramente personale, s’intende) e l’American Special ne monta uno classicissimo con tre sellette in ottone, più Telecaster di così!

Poi ci sono i soliti due potenziometri, volume e tono, e il selettore a tre posizioni.
L’ho presa bianca perché c’era solo quella… comunque è molto ben rifinita, io non ho trovato difetti di sorta. La chitarra così com’era aveva un set-up perfetto per i miei gusti, forse l’action potrebbe risultare per qualcuno un po’ altina, ma a me non disturba affatto, inoltre questo la rende totalmente esente da buzz anche pestando sulle corde come un martello, ecco appunto, come un martello.
Signori diciamocelo in faccia: la Telecaster non è una chitarra per signorine e questa American Special non fa certo eccezione, difatti affinché dia il meglio di se non bisogna aver paura di maltrattarla, anzi più la pesti e più lei ti ripaga col classico, inconfondibile, magico suono Telecaster.

Come mia abitudine, appena presa, le ho immediatamente sostituito le corde di serie con delle Ernie-Ball da 011, risultato: il suono s’è ulteriormente ingrossato, era ciò che volevo. Nelle foto compare con un copri ponte in acciaio cromato, ma quello glielo ho aggiunto io, non viene fornito con la chitarra. E’ un accessorio molto bello, comodo e che dà un tono tra lo chic e il vintage, però attenzione, costringe la mano leggermente più sollevata dal piano delle corde rispetto al normale e di fatto impedisce il palm-muting.